7 Marzo 2024
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Approvato il  “Piano Transizione 5.0” che prevede incentivi alle imprese per l’installazione di impianti fotovoltaici anche con storage.

Estremi del provvedimento

L’agevolazione è definita dall’articolo 38 del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 52 del 2 marzo.

Si attende il decreto attuativo dal ministero delle Imprese e del Made in Italy entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge.  Questo decreto legge dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

A chi è rivolto:

A tutte le imprese. Sono escluse solo alcune categorie di imprese come ad esempio quelle in liquidazione o non in regola.

Per quali interventi:

Il Piano incentiva la transizione digitale e green delle imprese italiane. Gli interventi finanziati sono diversi. Per quanto riguarda gli impianti, rientrano nella misura anche quelli relativi a investimenti in beni per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo. Sono escluse le biomasse, mentre sono compresi gli impianti per l’accumulo dell’energia prodotta.

La condizione necessaria per accedere al beneficio è di raggiungere una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).
Sono previste maggiorazioni nel caso in cui il risparmio energetico sia superiore alle percentuali minime richieste.

L’agevolazione è comunque subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Forma del contributo

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 35% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro. È invece pari al 15% del costo per investimenti oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni. Infine è pari al 5% del costo per investimenti oltre i 10 milioni e fino al limite massimo di 50 milioni per anno, per impresa beneficiaria. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
In riferimento agli impianti fotovoltaici, il decreto specifica che sono accettate esclusivamente le installazioni con moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea e con quote differenziate in funzione delle diverse tecnologie.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Risorse

Il Piano Transizione 5.0 prevede risorse pari a circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025.
Il soggetto attuatore della misura sarà il GSE.

 


28 Dicembre 2023

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PNRR – MASAF:

NUOVO CONTRIBUTO PER INNOVAZIONE E MECCANIZZAZIONE DEL SETTORE AGRICOLO E ALIMENTARE
DAL 65% ALL’80% A FONDO PERDUTO

Nuovo sostegno concreto alle imprese agricole e del settore alimentare agevolare lo sviluppo in agricoltura, con mezzi meno inquinanti, digitalizzazione e nuove tecnologie, sistemi più moderni di lavorare e gestire i prodotti del made in Italy alimentare migliorando la sostenibilità della produzione e riducendo i rifiuti e gli scarti di lavorazione.

SOGGETTI BENEFICIARI

• MPMI agricole;
• Cooperative;
• Imprese agromeccaniche.

AGEVOLAZIONE

CONTRIBUTO 65% A FONDO PERDUTO PER TUTTE LE IMPRESE
CONTRIBUTO 80% A FONDO PERDUTO PER IMPRESE GIOVANILI (Meno di 40 ANNI)

SPESE AMMESSE E MASSIMALI

1. Supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione
– Spesa massima ammessa € 35.000
2. Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia (no leasing)
– Spesa massima ammessa € 70.000
3. Supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque
– Spesa massima ammessa € 35.000

SPORTELLO

In attesa della comunicazione della data di apertura sportello entro il 31 dicembre 2023,
Con chiusura dello sportello stesso il 24 marzo 2024, salvo esaurimento fondi.

 

Contattaci per verificare l’idoneità del tuo investimento ed avviare la richiesta di contributo!

 

 


25 Luglio 2023

Interventi di riduzione dei picchi estivi di consumo elettrico: fotovoltaico e condizionatori

Anche quest’anno il grande caldo è arrivato. Un caldo estremo,  come ormai spesso accade per i fenomeni legati al clima.  Una conseguenza di ciò è stata il raggiungimento dei massimi consumi di energia elettrica.

Terna certifica il raggiungimento di 58GW di consumo il 18 luglio che è poco sotto il record di 60,5 GW registrato nel 2015.

Molti di questi consumi sono dovuti all’intenso ricorso alla climatizzazione. Com’è possibile intervenire per mitigare questi squilibri in modo semplice? Qualche piccolo accorgimento alla portata di tutti può aiutare il singolo e la collettività a ridurre i consumi. Vediamone alcuni:

  1. Limitare l’uso della climatizzazione al minimo indispensabile.
  2. Impostare temperature non troppo basse e riducendo l’uso nelle ore serali.
  3. Chiudere le finestre nelle ore più calde ed aprirle nelle ore notturne. In questo modo si riduce la temperatura media all’interno dei locali.
  4. Coibentare l’edificio per ridurre l’energia necessaria alla climatizzazione.
  5. Utilizzare impianti fotovoltaici in accoppiata ai climatizzatori. Ciò permette di ridurre i picchi di consumo.  La G-teK ha messo a punto uno speciale sistema pensato proprio per questi casi. Si tratta di un mini-impianto fotovoltaico appositamente studiato che non richiede permessi o pratiche particolari. Con al massimo 800W questo interviene a limitare gli assorbimenti; l’impianto funziona al massimo proprio nelle ore di maggior insolazione e quindi di maggior caldo.

Qui in foto è rappresentato un esempio del mini kit fotovoltaico per condizionatori sviluppato da G-teK

Mini impianto fotovoltaico per condizionatori
Impianto fotovoltaico per condizionatori

 


25 Luglio 2023
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Nuovo Decreto Emergenza da 5 mld in arrivo per il caro-energia

Giancarlo Giorgetti, attuale ministro dell’Economia del Governo Meloni, ha annunciato l’arrivo di un nuovo decreto emergenza per il caro energia.
”Il governo consapevole del perdurare, seppur in misura attenuata, dell’emergenza legata al costo dell’energia e del gas in imminente scadenza delle precedenti misure ha allo studio un provvedimento di emergenza”
Queste sono state le parole del ministro durante il question time in aula al Senato.

Nuovo Decreto Emergenza: di cosa si tratta?

Il 31 marzo scadranno le misure previste con la Legge di Bilancio 2023 contro il caro-energia. Di conseguenza il nuovo Governo capitanato da Giorgia Meloni, ha previsto un nuovo decreto al fine di contrastare ulteriormente e per altri mesi il fenomeno dell’aumento del costo dell’energia.
Il nuovo decreto emergenza sarà in vigore già dal 1 aprile e prevede delle manovre per un valore totale stimato di 5 mld.

Attualmente il decreto è in fase di studio e sebbene non si conoscano ancora tutti i dettagli, sappiamo che:

  • le misure saranno realizzate in base alle risorse disponibili;
  • la durata dei provvedimenti contenuti nell’atto di emergenza avente forza di legge sarà differenziata.

Le risorse disponibili saranno definite soprattutto grazie al nuovo documento di economia e finanza che conseguirà in un nuovo quadro economico. Per la realizzazione del decreto, sono presenti 9 mld come base di partenza ossia i fondi avanzati  per diverse ragioni tra cui il calo dei dei costi di tariffe di luce e gas nonché la diminuzione dei consumi dell’inverno appena concluso grazie a delle temperature mediamente più miti.

Le famiglie al centro del decreto. Nuovo contributo per il caro riscaldamento

Per le famiglie il provvedimento prevede diverse misure. Una di queste è relativa all’inizio dell’anno termico ossia il 1 ottobre.

Verrà erogato un contributo al fine di compensare il caro-riscaldamento e verrà inserito nel canone della bolletta elettrica.

Per il secondo trimestre dell’anno invece sarà prevista:

  • l’Iva al 5% sul gas;
  • un bonus sociale per le famiglie con un Isee inferiore ai 15.000 euro.

Giorgetti ha anche previsto un piano b che prevede l’applicazione di costi fissi (precedentemente decurtati) per le bollette e, con delle soglie ancora da definire, dei costi più alti al superamento di queste .

 

In aggiunta a questo provvedimento, anche in vista della fine del mercato tutelato, sono in aumento il numero di offerte vantaggiose con i diversi fornitori pertanto potrebbe essere un buon momento anche per beneficiare con un cambiamento di provider.

Cosa verrà realizzato per le imprese?

Le imprese non sono state lasciate a bocca asciutta infatti il decreto prevede come meccanismo principale, l’utilizzo e il potenziamento del credito d’imposta per l’approvvigionamento di energia (elettrica o gas) per le aziende che consumano quantità significative di energia elettrica o combustibili fossili per le attività commerciali o industriali, per la climatizzazione degli ambienti, per l’illuminazione, per i trasporti o per l’uso di macchinari e attrezzature ad alta intensità energetica (c.d.  aziende energivore).

Il credito di imposta attuale è fissato al:

  • 45% per le aziende energivore;
  • 35% per attività commerciali, ristoranti e bar.

Finora lo Stato ha rimborsato 10 mld di conseguenza potrebbero essere previste delle misure volte a selezionare ulteriormente le aziende che riceveranno un credito di imposta maggiorato.

 

Fonte:https://www.prontobolletta.it/news/nuovo-decreto-emergenza-giorgetti/


23 Marzo 2023
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Nell’ambito dei possibili interventi per aumentare l’efficienza di un abitazione, il cliente ha selezionato quegli interventi che permettevano di aumentare l’efficienza energetica dell’edificio riducendo al minimo gli interventi edili ed operando con interventi semplici come l’isolamento del pavimento del sottotetto e una completa revisione degli impianti per massimizzare l’uso delle energie rinnovabili. E il risultato è stato sorprendente: un salto di 5 classi energetiche e la possibilità di arrivare addirittura a 6 (A1) semplicemente aggiungendo in futuro qualche pannello fotovoltaico.

La G-teK ha curato tutta l’impiantistica e la selezione degli isolamenti. Un’impianto  fotovoltaico di 6,93kWp produce l’energia elettrica a servizio dell’abitazione e di una pompa di calore che ha sostituito la vecchia caldaia a gas. Un impianto solare termico produce l’acqua calda sanitaria e infine tutto il solaio è stato coibentato con prodotti naturali ed estremamente performanti.

 

Impianto fotovoltaico a servizio di pompa di calore
centrale termica pompa di calore
pannelli solare termici
impianto solare termico per produzione acqua calda sanitaria

9 Marzo 2023
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Oggi, l’energia solare è sempre più popolare come opzione per generare energia elettrica e calore ed è una valida alternativa ai sistemi di riscaldamento tradizionali per riscaldare la tua casa in modo efficiente ed economico o anche per garantirti condizioni ambientali più salubri.

I pannelli solari sono un’ottima soluzione per risparmiare denaro e passare ad un sistema più rispettoso dell’ambiente. Se stai considerando l’installazione di pannelli solari nella tua casa, ci sono alcune cose di cui devi essere a conoscenza prima di prendere la tua decisione.

I benefici dell’energia solare

L’energia solare è una fonte di elettricità pulita ed efficiente in termini di costi ed è un’opzione sostenibile. È anche un’alternativa agli altri sistemi che utilizzano carburanti fossili come combustibile. Inoltre, l’energia solare è una fonte di energia rinnovabile ed inesauribile ed ha un impatto ridotto sulle emissioni di gas serra.

Perché optare per l’energia solare? È una soluzione economica ed efficiente. Può essere installata con poca manutenzione e non richiede un costoso contratto di servizio. Inoltre, l’energia solare è un sistema che può essere usato senza interruzioni, il che significa che l’elettricità prodotta con un impianto di questo tipo può funzionare ininterrottamente anche in caso di blackout o emergenze.

I benefici ambientali sono numerosi. I sistemi solari non inquinano l’ambiente poiché non emettono gas nocivi. Infine, l’energia solare è silenziosa, a differenza di altre fonti di energia, quindi non disturba gli altri.

L’altro grande vantaggio degli impianti solari, condiviso anche da tecnici che si occupano di idraulica, è che possono aiutarti a risparmiare denaro. Se installi un impianto solare nella tua casa, inizierai a risparmiare sulla bolletta dell’energia. Inoltre, un impianto solare può aumentare il valore del tuo immobile, dandoti una maggiore possibilità di cambiarlo in futuro.

Come scegliere i pannelli solari

Quando si tratta di scegliere i pannelli solari, ci sono una serie di fattori da considerare. La prima cosa da decidere è che tipo di pannello solare avrai bisogno. Esistono diversi tipi tra cui scegliere, come quelli fotovoltaici monocristallini, policristallini, a film sottile e a concentrazione solare, oppure quelli solare termici ad aria o per acqua. Ognuno di questi ha vantaggi e svantaggi e dipenderà dalla tua situazione decidere quale sarà la soluzione migliore per te.

Una volta scelto il tipo di pannello solare, devi decidere la potenza dei pannelli. La potenza è misurata in watt. La potenza dei tuoi pannelli solari dovrà essere abbastanza alta da soddisfare le tue esigenze energetiche.

Oltre alla potenza, la dimensione dei pannelli è un altro fattore importante. I pannelli solari assumono varie forme e dimensioni. Le dimensioni determineranno quanto spazio sarà necessario per installare i pannelli nella tua casa. Assicurati di calcolare lo spazio disponibile per installare i tuoi pannelli prima di acquistarli.
In genere nelle installazioni domestiche si consiglia di sfruttare al massimo lo spazio disponibile.

Infine, devi decidere in quale posizione verranno installati i tuoi pannelli solari. Per ottenere il massimo, assicurati che siano installati in una posizione dove c’è una buona esposizione alla luce del sole in modo da ottenere la massima potenza possibile. Se hai uno spazio limitato, puoi installare i pannelli su una parte del tetto che riceve la luce diretta del sole. Considera anche installazioni a parete o a balcone.

Costi di installazione

Un’altra cosa da considerare quando si passa all’energia solare è il costo di installazione dei pannelli solari. I costi iniziali possono essere abbastanza elevati, ma con il tempo i risparmi che otterrai saranno enormi. La maggior parte del costo iniziale sarà per apparecchiature necessarie come i pannelli, un’unità di conversione dell’energia, un sistema di controllo e un sistema di riscaldamento.

Inoltre, è necessario tenere in considerazione gli eventuali costi di manutenzione. I sistemi solari dovranno essere regolarmente controllati per assicurare che funzionino correttamente. Inoltre, se vivi in una zona particolarmente ventosa, è necessario assicurarsi di avere un’adeguata protezione dei pannelli. Questa protezione può comportare un costo aggiuntivo.

Infine, è importante considerare gli eventuali incentivi offerti. Ci sono sgravi fiscali o incentivi economici per l’installazione di impianti solari. Questi incentivi possono aiutarti a ridurre il costo dell’installazione dei tuoi pannelli solari e possono anche aiutarti a risparmiare denaro nel lungo periodo, implementando soluzioni come il riscaldamento a pavimento che in combinazione con il pannello solare può far davvero riscaldare la casa in modo efficiente.
Ad esempio la nostra azienda propone un sistema di integrazione del riscaldamento basato su innovativi pannelli ad aria, che garantiscono risparmi importanti.

Conclusione

Gli impianti solari possono essere un’ottima opzione per soddisfare le tue esigenze energetiche e ridurre la tua impronta ambientale.

Tieni presente che l’installazione di un impianto solare può essere abbastanza costosa, ma con il tempo i possibili risparmi sulla bolletta dell’energia e sugli incentivi statali saranno enormi. Prima di procedere con l’installazione di un impianto solare, assicurati di monitorare tutti i fattori menzionati in questo articolo e di scegliere quello che è meglio per te.

 


2 Febbraio 2023
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Impianto fotovoltaico in un condominio: Non serve l’assenso dell’assemblea per installare il proprio fotovoltaico su un condominio

 

Impianto fotovoltaico su condominio: se l’impianto fotovoltaico in un condominio non modifica le parti comuni, La Cassazione conferma che l’assemblea non può opporsi all’installazione dell’impianto fotovoltaico di un condomino. Questa al massimo può  esprimere un giudizio sul progetto.

Non è quindi necessaria l’autorizzazione dell’Assemblea per installare un impianto fotovoltaico su un condominio. Questo anche se destinato al servizio di una sola unità immobiliare. Lo stabilisce la Corte di Cassazione in una recente sentenza, che di fatto svincola il singolo condominio intenzionato ad installare un impianto fer sulle parti comuni di un edificio condominiale.

L’importante è che l’intervento non si rendano necessarie modifiche alle parti comuni;  in tal caso l’interessato dovrà darne notizia all’assemblea perchè “siano adottate le eventuali iniziative conservative volte a preservare l’integrità delle cose comuni”. Questo in parole povere significa una revisione del progetto, ma non la possibilità di opporsi al diritto di installazione.

Nel caso in oggetto, riferito all’installazione di un impianto fotovoltaico su un condominio di Milano, l’intervento non comprometteva in alcun modo la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio.

Non serve il benestare dell’Assemblea per il fotovoltaico in condominio

In questo caso che risale al 2018, dopo il no dell’assemblea il condomino interessato si era rivolto ai giudici chiedendo di annullare la delibera. Tribunale e Corte d’Appello tuttavia rispondono che l’annullamento della decisione dell’assemblea non è necessario. Questo perchè l’assemblea non può vietare l’installazione di un impianto ad uso privato che non compromette gli spazi comuni. Di conseguenza il ricorso del condomino viene respinto. Temendo però che la decisione possa compromettere la legittimità dei lavori, l’interessato si rivolge comunque alla Corte di Cassazione che conferma l’inutilità del passaggio in Tribunale. Si conclude che l’impianto poteva essere installato da subito anche con parere contrario dell’assemblea e che  il Tribunale non era necessario: il condominio potrà quindi procedere con l’installazione del suo impianto fotovoltaico sul condominio.


8 Luglio 2022
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Come risparmiare in bolletta con i pannelli solari ad aria

Si sente sempre più spesso parlare di impianti fotovoltaici e pannelli solari come la soluzione ideale che permette di ridurre, se non abbattere, i consumi di energia mensili. Tuttavia, non tanti conoscono i pannelli solari ad aria, una nuova tecnologia che consente di produrre aria calda per riscaldare la propria abitazione.

Vediamo di seguito come questa può essere impiegata per minimizzare i consumi di gas e risparmiare in bolletta.

 Pannelli solari ad aria: come funzionano? 

Come abbiamo appena visto, i pannelli solari ad aria si basano su un meccanismo di funzionamento molto simile a quello già conosciuto.

Mentre in un impianto fotovoltaico, i pannelli solari sono progettati in modo tale da produrre energia, i pannelli solari ad aria hanno una diversa funzionalità; difatti, non servono per generare energia bensì calore, riscaldando l’aria dell’impianto di aerazione a cui sono collegati.

L’aria, una volta riscaldata dal calore irradiato dal sole, viene immessa all’interno dell’abitazione tramite dei fori di areazione. Così facendo, si può godere di un impianto di riscaldamento senza alcun tipo di spesa per combustibili fossili.

 I vantaggi dei pannelli solari ad aria G-teK

I pannelli solari ad aria sono particolarmente vantaggiosi per diversi motivi. Come prima cosa, consentono di risparmiare in bolletta, poiché garantiscono un impianto di riscaldamento autoalimentato da una fonte di energia rinnovabile: il sole.

Questo, comporta chiaramente anche una notevole riduzione delle emissioni inquinanti che caratterizzano invece gli impianti tradizionali.

In aggiunta, i pannelli solari ad aria permettono anche un continuo ricambio dell’aria e una deumidificazione degli ambienti della casa.

Il risparmio in bolletta 

Il vantaggio più rilevante che possiamo associare all’utilizzo di pannelli solari è sicuramente il risparmio in bolletta.

Infatti, installando questo tipo di impianto, potrai ridurre i consumi relativi al riscaldamento dell’abitazione fino al 50%. Questo implica costi ridotti in bolletta, conseguenti ad un netto calo dei consumi di gas necessari per alimentare un impianto di riscaldamento tradizionale.

Per ottimizzare il risparmio, ti consigliamo di optare per un’offerta di fornitura particolarmente vantaggiosa. Per esempio, puoi sottoscrivere un’offerta dedicata solo ai residenti della zona (ricercando per esempio luce e gas a Modena) e accedendo così a condizioni contrattuali molto convenienti.

Inoltre, grazie alla possibilità di installare un controllore elettronico programmabile, potrai sempre monitorare i consumi e il funzionamento dell’impianto stesso.

Infine, i pannelli solari ad aria G-teK dispongono di una tecnologia moderna e innovativa che garantisce ottimi rendimenti con una minima manutenzione.

Il ricambio d’aria e la deumidificazione degli ambienti 

Un ulteriore vantaggio dei pannelli solari ad aria è rappresentato anche dalle molteplici funzioni che svolge contemporaneamente. Difatti, questo tipo di impianto prevede un continuo ricambio dell’aria nei locali della casa, limitando la formazione di polveri sottili; in aggiunta, l’esposizione dell’aria alle alte temperature, assicura anche una vera e propria sanificazione della stessa.

Infine, l’aria calda immessa negli ambienti contrasta l’umidità, riduce il rischio di insorgenza di muffe e crea quindi un ambiente più salutare.

Se decidi di installare un impianto di pannelli solari ad aria, ti consigliamo di visitare  questa pagina per conoscere come richiedere le detrazioni fiscali riconosciute con l’investimento.