23 Marzo 2023
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Nell’ambito dei possibili interventi per aumentare l’efficienza di un abitazione, il cliente ha selezionato quegli interventi che permettevano di aumentare l’efficienza energetica dell’edificio riducendo al minimo gli interventi edili ed operando con interventi semplici come l’isolamento del pavimento del sottotetto e una completa revisione degli impianti per massimizzare l’uso delle energie rinnovabili. E il risultato è stato sorprendente: un salto di 5 classi energetiche e la possibilità di arrivare addirittura a 6 (A1) semplicemente aggiungendo in futuro qualche pannello fotovoltaico.

La G-teK ha curato tutta l’impiantistica e la selezione degli isolamenti. Un’impianto  fotovoltaico di 6,93kWp produce l’energia elettrica a servizio dell’abitazione e di una pompa di calore che ha sostituito la vecchia caldaia a gas. Un impianto solare termico produce l’acqua calda sanitaria e infine tutto il solaio è stato coibentato con prodotti naturali ed estremamente performanti.

 

Impianto fotovoltaico a servizio di pompa di calore
centrale termica pompa di calore
pannelli solare termici
impianto solare termico per produzione acqua calda sanitaria

9 Marzo 2023
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Oggi, l’energia solare è sempre più popolare come opzione per generare energia elettrica e calore ed è una valida alternativa ai sistemi di riscaldamento tradizionali per riscaldare la tua casa in modo efficiente ed economico o anche per garantirti condizioni ambientali più salubri.

I pannelli solari sono un’ottima soluzione per risparmiare denaro e passare ad un sistema più rispettoso dell’ambiente. Se stai considerando l’installazione di pannelli solari nella tua casa, ci sono alcune cose di cui devi essere a conoscenza prima di prendere la tua decisione.

I benefici dell’energia solare

L’energia solare è una fonte di elettricità pulita ed efficiente in termini di costi ed è un’opzione sostenibile. È anche un’alternativa agli altri sistemi che utilizzano carburanti fossili come combustibile. Inoltre, l’energia solare è una fonte di energia rinnovabile ed inesauribile ed ha un impatto ridotto sulle emissioni di gas serra.

Perché optare per l’energia solare? È una soluzione economica ed efficiente. Può essere installata con poca manutenzione e non richiede un costoso contratto di servizio. Inoltre, l’energia solare è un sistema che può essere usato senza interruzioni, il che significa che l’elettricità prodotta con un impianto di questo tipo può funzionare ininterrottamente anche in caso di blackout o emergenze.

I benefici ambientali sono numerosi. I sistemi solari non inquinano l’ambiente poiché non emettono gas nocivi. Infine, l’energia solare è silenziosa, a differenza di altre fonti di energia, quindi non disturba gli altri.

L’altro grande vantaggio degli impianti solari, condiviso anche da tecnici che si occupano di idraulica, è che possono aiutarti a risparmiare denaro. Se installi un impianto solare nella tua casa, inizierai a risparmiare sulla bolletta dell’energia. Inoltre, un impianto solare può aumentare il valore del tuo immobile, dandoti una maggiore possibilità di cambiarlo in futuro.

Come scegliere i pannelli solari

Quando si tratta di scegliere i pannelli solari, ci sono una serie di fattori da considerare. La prima cosa da decidere è che tipo di pannello solare avrai bisogno. Esistono diversi tipi tra cui scegliere, come quelli fotovoltaici monocristallini, policristallini, a film sottile e a concentrazione solare, oppure quelli solare termici ad aria o per acqua. Ognuno di questi ha vantaggi e svantaggi e dipenderà dalla tua situazione decidere quale sarà la soluzione migliore per te.

Una volta scelto il tipo di pannello solare, devi decidere la potenza dei pannelli. La potenza è misurata in watt. La potenza dei tuoi pannelli solari dovrà essere abbastanza alta da soddisfare le tue esigenze energetiche.

Oltre alla potenza, la dimensione dei pannelli è un altro fattore importante. I pannelli solari assumono varie forme e dimensioni. Le dimensioni determineranno quanto spazio sarà necessario per installare i pannelli nella tua casa. Assicurati di calcolare lo spazio disponibile per installare i tuoi pannelli prima di acquistarli.
In genere nelle installazioni domestiche si consiglia di sfruttare al massimo lo spazio disponibile.

Infine, devi decidere in quale posizione verranno installati i tuoi pannelli solari. Per ottenere il massimo, assicurati che siano installati in una posizione dove c’è una buona esposizione alla luce del sole in modo da ottenere la massima potenza possibile. Se hai uno spazio limitato, puoi installare i pannelli su una parte del tetto che riceve la luce diretta del sole. Considera anche installazioni a parete o a balcone.

Costi di installazione

Un’altra cosa da considerare quando si passa all’energia solare è il costo di installazione dei pannelli solari. I costi iniziali possono essere abbastanza elevati, ma con il tempo i risparmi che otterrai saranno enormi. La maggior parte del costo iniziale sarà per apparecchiature necessarie come i pannelli, un’unità di conversione dell’energia, un sistema di controllo e un sistema di riscaldamento.

Inoltre, è necessario tenere in considerazione gli eventuali costi di manutenzione. I sistemi solari dovranno essere regolarmente controllati per assicurare che funzionino correttamente. Inoltre, se vivi in una zona particolarmente ventosa, è necessario assicurarsi di avere un’adeguata protezione dei pannelli. Questa protezione può comportare un costo aggiuntivo.

Infine, è importante considerare gli eventuali incentivi offerti. Ci sono sgravi fiscali o incentivi economici per l’installazione di impianti solari. Questi incentivi possono aiutarti a ridurre il costo dell’installazione dei tuoi pannelli solari e possono anche aiutarti a risparmiare denaro nel lungo periodo, implementando soluzioni come il riscaldamento a pavimento che in combinazione con il pannello solare può far davvero riscaldare la casa in modo efficiente.
Ad esempio la nostra azienda propone un sistema di integrazione del riscaldamento basato su innovativi pannelli ad aria, che garantiscono risparmi importanti.

Conclusione

Gli impianti solari possono essere un’ottima opzione per soddisfare le tue esigenze energetiche e ridurre la tua impronta ambientale.

Tieni presente che l’installazione di un impianto solare può essere abbastanza costosa, ma con il tempo i possibili risparmi sulla bolletta dell’energia e sugli incentivi statali saranno enormi. Prima di procedere con l’installazione di un impianto solare, assicurati di monitorare tutti i fattori menzionati in questo articolo e di scegliere quello che è meglio per te.

 


2 Febbraio 2023
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Impianto fotovoltaico in un condominio: Non serve l’assenso dell’assemblea per installare il proprio fotovoltaico su un condominio

 

Impianto fotovoltaico su condominio: se l’impianto fotovoltaico in un condominio non modifica le parti comuni, La Cassazione conferma che l’assemblea non può opporsi all’installazione dell’impianto fotovoltaico di un condomino. Questa al massimo può  esprimere un giudizio sul progetto.

Non è quindi necessaria l’autorizzazione dell’Assemblea per installare un impianto fotovoltaico su un condominio. Questo anche se destinato al servizio di una sola unità immobiliare. Lo stabilisce la Corte di Cassazione in una recente sentenza, che di fatto svincola il singolo condominio intenzionato ad installare un impianto fer sulle parti comuni di un edificio condominiale.

L’importante è che l’intervento non si rendano necessarie modifiche alle parti comuni;  in tal caso l’interessato dovrà darne notizia all’assemblea perchè “siano adottate le eventuali iniziative conservative volte a preservare l’integrità delle cose comuni”. Questo in parole povere significa una revisione del progetto, ma non la possibilità di opporsi al diritto di installazione.

Nel caso in oggetto, riferito all’installazione di un impianto fotovoltaico su un condominio di Milano, l’intervento non comprometteva in alcun modo la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio.

Non serve il benestare dell’Assemblea per il fotovoltaico in condominio

In questo caso che risale al 2018, dopo il no dell’assemblea il condomino interessato si era rivolto ai giudici chiedendo di annullare la delibera. Tribunale e Corte d’Appello tuttavia rispondono che l’annullamento della decisione dell’assemblea non è necessario. Questo perchè l’assemblea non può vietare l’installazione di un impianto ad uso privato che non compromette gli spazi comuni. Di conseguenza il ricorso del condomino viene respinto. Temendo però che la decisione possa compromettere la legittimità dei lavori, l’interessato si rivolge comunque alla Corte di Cassazione che conferma l’inutilità del passaggio in Tribunale. Si conclude che l’impianto poteva essere installato da subito anche con parere contrario dell’assemblea e che  il Tribunale non era necessario: il condominio potrà quindi procedere con l’installazione del suo impianto fotovoltaico sul condominio.


8 Luglio 2022
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Come risparmiare in bolletta con i pannelli solari ad aria

Si sente sempre più spesso parlare di impianti fotovoltaici e pannelli solari come la soluzione ideale che permette di ridurre, se non abbattere, i consumi di energia mensili. Tuttavia, non tanti conoscono i pannelli solari ad aria, una nuova tecnologia che consente di produrre aria calda per riscaldare la propria abitazione.

Vediamo di seguito come questa può essere impiegata per minimizzare i consumi di gas e risparmiare in bolletta.

 Pannelli solari ad aria: come funzionano? 

Come abbiamo appena visto, i pannelli solari ad aria si basano su un meccanismo di funzionamento molto simile a quello già conosciuto.

Mentre in un impianto fotovoltaico, i pannelli solari sono progettati in modo tale da produrre energia, i pannelli solari ad aria hanno una diversa funzionalità; difatti, non servono per generare energia bensì calore, riscaldando l’aria dell’impianto di aerazione a cui sono collegati.

L’aria, una volta riscaldata dal calore irradiato dal sole, viene immessa all’interno dell’abitazione tramite dei fori di areazione. Così facendo, si può godere di un impianto di riscaldamento senza alcun tipo di spesa per combustibili fossili.

 I vantaggi dei pannelli solari ad aria G-teK

I pannelli solari ad aria sono particolarmente vantaggiosi per diversi motivi. Come prima cosa, consentono di risparmiare in bolletta, poiché garantiscono un impianto di riscaldamento autoalimentato da una fonte di energia rinnovabile: il sole.

Questo, comporta chiaramente anche una notevole riduzione delle emissioni inquinanti che caratterizzano invece gli impianti tradizionali.

In aggiunta, i pannelli solari ad aria permettono anche un continuo ricambio dell’aria e una deumidificazione degli ambienti della casa.

Il risparmio in bolletta 

Il vantaggio più rilevante che possiamo associare all’utilizzo di pannelli solari è sicuramente il risparmio in bolletta.

Infatti, installando questo tipo di impianto, potrai ridurre i consumi relativi al riscaldamento dell’abitazione fino al 50%. Questo implica costi ridotti in bolletta, conseguenti ad un netto calo dei consumi di gas necessari per alimentare un impianto di riscaldamento tradizionale.

Per ottimizzare il risparmio, ti consigliamo di optare per un’offerta di fornitura particolarmente vantaggiosa. Per esempio, puoi sottoscrivere un’offerta dedicata solo ai residenti della zona (ricercando per esempio luce e gas a Modena) e accedendo così a condizioni contrattuali molto convenienti.

Inoltre, grazie alla possibilità di installare un controllore elettronico programmabile, potrai sempre monitorare i consumi e il funzionamento dell’impianto stesso.

Infine, i pannelli solari ad aria G-teK dispongono di una tecnologia moderna e innovativa che garantisce ottimi rendimenti con una minima manutenzione.

Il ricambio d’aria e la deumidificazione degli ambienti 

Un ulteriore vantaggio dei pannelli solari ad aria è rappresentato anche dalle molteplici funzioni che svolge contemporaneamente. Difatti, questo tipo di impianto prevede un continuo ricambio dell’aria nei locali della casa, limitando la formazione di polveri sottili; in aggiunta, l’esposizione dell’aria alle alte temperature, assicura anche una vera e propria sanificazione della stessa.

Infine, l’aria calda immessa negli ambienti contrasta l’umidità, riduce il rischio di insorgenza di muffe e crea quindi un ambiente più salutare.

Se decidi di installare un impianto di pannelli solari ad aria, ti consigliamo di visitare  questa pagina per conoscere come richiedere le detrazioni fiscali riconosciute con l’investimento.

 


23 Giugno 2022
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Agrivoltaico: il sistema fotovoltaico in agricoltura!

L’Agrivoltaico è un sistema per produrre energia elettrica occupando la stessa superficie delle coltivazioni! Questo sistema serve a sfruttare al meglio lo spazio delle campagne, senza impattare il corretto sviluppo delle colture.

L’Italia per conformazione geografica è un paese che non può vantare distese pressoché illimitate che possono essere adibite a sistemi fotovoltaici, limitando la possibilità di produzione possibile. Questo sistema potrebbe essere un sistema per rendere più efficiente la superficie disponibile!

Questo sistema ha grandi vantaggi, ma esperti nutrono ancora dei dubbi a riguardo, come il ministro dell’agricoltura Patuanelli.

Cos’è l’Agrivoltaico?

L’agrivoltaico è un sistema di pannelli solari che possono essere installati al di sopra di campi coltivati in modo da garantire la corretta crescita delle colture, ma permettendo allo stesso tempo di sfruttare queste superfici per generare energia rinnovabile e green.

Semplificando, si può riassumere questo sistema a delle strutture, spesso automatizzate, dotate di pannelli fotovoltaici che si collocano al di sopra dei campi coltivati. Il pannello produce ovviamente energia elettrica e, essendo spesso automatizzato può anche muoversi garantendo l’inclinazione dei raggi solari.

Il PNRR del 2021, il piano ambizioso di Ripresa e Resilienza include all’interno fondi e piani per l’installazione di questi sistemi sul suolo italiano. Saranno installati pannelli agrivoltaici per 1,5 GW entro l’anno 2030.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi sono multipli, anche per le colture stesse infatti questi pannelli, che fungono anche come coperture per i raggi solari possono:

  • Ridurre la richiesta idrica: generando ombra questi pannelli possono abbassare la temperatura al suolo e ridurre l’evaporazione delle acque nel terreno
  • Funzione di sostegno delle piante: I tralicci della strutture possono anche essere le strutture a cui le piante possono aggrapparsi e fornire un sostegno ad esse. Alcune coltivazioni infatti necessitano di sostegni per migliorare la produzione.
  • Regimentazione delle acque piovane: infatti possono regolamentare l’acqua piovana, garantendo livelli più costanti e meno picchi.
  • Protezione dalla grandine: infine queste strutture proteggono le colture dalla grandine, responsabile della distruzione di molti raccolti.

Oltre a ciò va ovviamente aggiunto il fatto che questa struttura garantisce la generazione di energia:

  • Green 
  • Rinnovabile 
  • Da territori che altrimenti non sarebbero in grado di generare energia

Perché l’Agrivoltaico in Italia?

L’Italia è decisamente un territorio in cui l’Agrivoltaico potrebbe essere più efficace in quanto per la conformazione geografica non si dispone di ampi territori adatti a sistemi fotovoltaici. Il 41,8% della superficie territoriale italiana è occupata da colture.

La posizione della nostra nazione ci garantisce l’intensità solare più alta d’Europa, dopo la Spagna.

Rendimento Impianti fotovoltaici in Italia (in kWh/1kWp)
Nord 1000/1200
Centro 1200/1300
Sud e Isole 1400/1500

Tale intensità renderebbe possibile raggiungere il 50% degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima se solo si dotasse lo 0,32% dei terreni agricoli italiano di un sistema Agrivoltaico.

Quali sono le opinioni?

Nonostante i benefici ci sono ancora opinioni contrastanti a rigurdo, anche all’interno dello stesso governo. Infatti il Ministro dell’Agricoltura Patuanelli si è espresso cautamente in più di una occasioni, sottolineando che i pannelli fotovoltaici potrebbero essere installati in primis sugli edifici, non andando ad impattare sulle colture italiani, che potrebbero risentire di una diminuzione della produzione secondo alcuni. Questo porterebbe a un ulteriore aumento del prezzo delle materie prime, già altissime per il conflitto in Ucraina.

Sarebbe quindi meglio preferire gli edifici per l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici che garantiscono molte meno controindicazioni.

Il Ministro della Transazione Economica Cingolani si è invece espresso molto favorevole a questi impianti, che potrebbero rendere le aziende agricole più indipendenti a livello energetico, anche facendo un allaccio della luce con la linea nazionale

Le resistenze dell’Agrivoltaico in Calabria

Un’altra resistenza si riscontra dalla Regione Calabria che ha proposto una modifica della legge del 16 Aprile del 2022, nell’articolo 51 che vuole introdurre un tetto del 10% della superficie agricola per l’installazione di impianti fotovoltaici. Questo andrebbe a limitare di molto la possibilità di attuazione di questo sistema. Questa proposta viene proprio da una regione con l’intensità solare più alta d’Europa e che potrebbe garantire un grande impatto.

Fonte: https://energia-luce.it/news/agrivoltaico/


15 Giugno 2022
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L’Europa propone l’obbligo del fotovoltaico dal 2030!

La Commissione Europea pubblica un pacchetto di proposte che include l’obbligo fotovoltaico su tetti entro il 2030. Questo è un pacchetto volto a due principali motivi:[/intro]

  • Differenziare l’importazione energetica italiana e abbassare la dipendenza da Russia e gli altri stati esportatori
  • Accelerare rapidamente la transizione ecologica, con fonti di energia rinnovabili per luce e gas 

Durante la settimana scorsa l’Unione Europea e in particolare la commissione Europea di Bruxelles e la presidentessa Ursula von der Leyen ha presentato un nuovo pacchetto di proposte che include l’obbligo del fotovoltaico per molti edifici.

L’obiettivo è chiaro e semplice e si basa su due principali punti attuali:

  1. Transizione Energetica verso fonti di tipologia rinnovabile, abbassando l’impatto ambientale degli degli stati membri per il consumo di energia
  2. Diversificare le fonti di approvvigionamento di energia e internalizzare la produzione negli stati membri.

Gli stati europei sono tra gli stati che hanno un impatto maggiore a livello di produzione di CO2 e di consumo di fonti di origine non rinnovabile, basti pensare che ancora oggi il 40%  dell’elettricità italiana viene generata da gas naturale e, in una minoranza di stati, il carbone è ancora una delle fonti principale di produzione di energia.

Le constatazioni scientifiche sulla necessità di avere una svolta green per l’economia dei paesi occidentali e non, è ormai fuori discussione! Ma non è ancora stato fatto abbastanza! Solo nell’ultimo anno in Italia la percentuale di energia con origine rinnovabile si è avvicinata a quella non rinnovabile.

Un altro fattore decisivo per questo pacchetto di proposta è la crisi energetica che stiamo vivendo causata proprio dalla dipendenza energetica degli stati membri rispetto al gas russo.

Internalizzare la produzione e renderla green permetterebbe quindi di uscire dalla dipendenza di gas russo riducendo allo stesso tempo l’impatto comunitario.

Cosa implica questo pacchetto di proposte?

Innanzi tutto questo è un pacchetto di proposte è stato presentato in un documento ufficiale dell’Unione Europea. Il piano, denominato REPowerEU, apporterà agli stati membri circa 210 miliardi di euro che saranno disponibili dalla seconda metà del 2022 fino al 2027.

L’effetto di questo piano dovrebbe portare anche alla risparmio di almeno 100 miliardi di euro all’anno che vengono spesi per importare energia dagli stati esteri.

Obbligo del fotovoltaico: quali sono i punti del programma?

Obbligo del fotovoltaico in Europa

Il principale punto del programma, su cui si concentra la maggior parte delle attenzione è appunto l’obbligo di installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto.

Questo significa che dovrai installare per legge un pannello sulla tua villa?  In realtà no. Questo obbligo farà affidamento solo edifici pubblici e commerciali in primis e successivamente quelli residenziali di nuova costruzione.

  • Nel 2026, obbligo pannelli solari su edifici pubblici e commerciali di nuova costruzione
  • Nel 2027, obbligo pannelli solari su tutti gli edifici pubblici e commerciali, vecchi e nuovi
  • Nel 2029, obbligo pannelli solari su edifici residenziali, ma solo di nuova costruzione

Una deroga a tale regola però ce l’avranno le infrastrutture con una superficie utilizzabile inferiore ai 250 m². Questo però risulta anche un invito ai cittadini di fare la propria parte, installando impianti solari e attivare le offerte luce per il fotovoltaico ad hoc, garantendo un risparmio dato dalla produzione stessa.

Con questa proposta la commissione vuole incrementare la produzione di fonti rinnovabili all’interno dell’Unione arrivando al 45% in 8 anni da oggi, il piano sarebbe quindi passare a 600 GW entro il 2030, cifra che al momento sembra veramente ottimista vista la produzione attuale.

 

L’obbligo fotovoltaico però non è il solo. Come raddoppiare l’Idrogeno

Un altro punto forte del nuovo piano di investimenti per il 2030 è quello di aumentare la produzione e l’applicazione dell’idrogeno per utilizzi energetici. Entro quella data si vuole inoltre aumentare la produzione a 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile all’interno dell’Unione.

Fonte: https://energia-luce.it/news/repowereu-obbligo-fotovoltaico/


1 Giugno 2022
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Puglia sempre più verde: tornano gli incentivi sulle rinnovabili

 

La Puglia continua a favorire la transizione energetica.In piena linea con gli obiettivi posti dall’UE e dal Piano nazionale energetico, diverse sono state le iniziative che hanno portato ad investimenti sempre maggiori nell’energia verde.

 

Proprio in queste ultime settimane abbiamo assistito alla nascita del Beleolico, il maxi parco marino eolico da 80 milioni di euro, sorto nel golfo di Taranto.
Composto da 10 turbine e 80 aerogeneratori in un’area di oltre 130 mila metri quadrati, il Beleolico sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa 60 mila persone e consentirà di evitare la produzione di circa 730 mila tonnellate di CO2 nei prossimi 25 anni.

 

La Puglia è anche la regione che vanta il più grande parco fotovoltaico del Paese (a Troia, in provincia di Foggia) ed è prima in Italia per potenza installata e produzione di energia da impianti solari, con Lecce, Brindisi e Bari al comando della classifica delle province italiane.

 

Risultati possibili grazie anche a un’elevata propensione verso la sostenibilità ambientale da parte degli stessi cittadini. Circa il 34% delle famiglie pugliesi, infatti, sottoscrive offerte green e sempre più famiglie scelgono di produrre energia pulita tramite impianti fotovoltaici per la propria casa, grazie anche ai vari incentivi messi a disposizione dalla Regione.

Uno di questi, il “reddito energetico”, venne già introdotto nel 2021 e che, a breve, sarà nuovamente disponibile.

Bonus rinnovabili: come funziona

La regione Puglia ha deciso di dedicare 6.800.000 milioni di euro per il nuovo reddito energetico di cui le famiglie potranno beneficiare per l’acquisto e installazione di impianti che permetteranno l’auto produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici, solari termo-fotovoltaici o microeolici.

Questi impianti rappresentano, ormai da anni, le migliori opzioni per la fornitura domestica di energia elettrica: oltre alla totale assenza di emissioni di CO2, garantiscono una vera soluzione per tutti coloro che cercano di risparmiare in bolletta.

Ciononostante, molte famiglie italiane ancora non investono su tali impianti a causa di una spesa iniziale, decisamente elevata, da sostenere per l’acquisto e l’installazione di essi.

Tuttavia, grazie alla reintroduzione del bonus rinnovabili, dal 25 maggio in Puglia si potrà avere diritto ad un maxi incentivo per l’acquisto di questi impianti.
Infatti, si potrà nuovamente presentare la domanda per accedere al reddito energetico, un bonus di massimo 6.000 euro (IVA inclusa) riservato ai nuclei familiari in condizioni di disagio socio economico, il cui reddito ISEE non superi i 20 mila euro. Per i condomini, il contributo potrà arrivare fino ad un massimo di 8.500 euro se utilizzato anche per l’acquisto di impianti con sistemi di accumulo dell’energia elettrica.

La domanda potrà essere presentata fino al 22 agosto tramite la Sezione Politiche Energetiche presente sul sito della Regione.

 

Dato il vasto consenso ottenuto dal bonus nello scorso anno, ci auguriamo che iniziative del genere vengano estese anche nelle altre regioni e che il processo di transizione energetica sia più breve possibile, soprattutto della volontà di minimizzare la dipendenza energetica dalla Russia.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/reddito-energetico-puglia/


22 Dicembre 2021
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Dedico questo tradizionale spazio Natalizio al presepe vivente di Greccio,  primo evento rappresentativo storico della Natività, istituito addirittura da San Francesco.

La foto è tratta dal sito ufficiale dell’evento ( Visit Greccio ), così come queste note storiche:

Correva l’anno 1223 quando San Francesco d’Assisi scelse l’umile paese montano di Greccio, affacciato sulla vasta conca reatina, per rievocare la nascita del Salvatore.

La somiglianza dei luoghi con quanto il Santo aveva visto in Palestina lo portò a realizzare un evento che ancora oggi segna la storia della nostra terra.

L’intento del Santo poverello era quello di far capire ad un popolo rozzo e lontano dagli insegnamenti cristiani, l’evento misterioso della nascita di Gesù.

Greccio, luogo ricco di povertà, ebbe il privilegio di vedere la realizzazione del Primo Presepe Vivente con l’attiva partecipazione di Giovanni Velita, amico devoto del Santo, Signore di Greccio e, del popolo tutto che corse alle grida degli araldi inviati dal Santo ad annunciare l’evento che ha elevato Greccio a punto di riferimento della Cristianità tutta.

 

Gioia, pace e  serenità a tutti!

Giovanni Marino

 

 


22 Dicembre 2021
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Si è da poco conclusa la Cop26, ovvero la conferenza sul clima delle Nazioni Unite tenutasi a Glasgow, in Scozia. Date le attuali condizioni del mondo in cui viviamo, questa conferenza sta avendo sempre più importanza negli ultimi anni.

Di fatto, riunendo alcune delle persone più influenti al mondo, in questa conferenza vengono decisi obiettivi e accordi di un’importanza globale. In fondo all’articolo trovate un riassunto dei punti salienti.

Cosa è Cop26?

Innanzitutto, chiariamo di cosa si tratta per i meno esperti del settore. Ormai, da circa 30 anni l’ONU riunisce con cadenza regolare tutti i paesi per trattare della questione climatica. Quest’ultima è passata da essere un argomento quasi marginale a ricoprire un’importanza senza precedenti oggi.

La Conferenza delle Parti nº 26 (da qui il termine Cop26 ) si è tenuta a Glasgow poiché presieduta dal Regno Unito. Il paese che presiede la conferenza ha il compito di lavorare con ciascun paese in modo da stipulare un accordo su come poter affrontare il cambiamento climatico.

Durante l’edizione 2021, in Scozia, si sono riuniti più di 190 leader globali e, assieme a loro, una moltitudine di negoziatori, rappresentanti governativi, compagnie e cittadini.

Cop26: una vittoria o una sconfitta?

Come per le passate edizioni, le trattative sono andate un po’ per le lunghe, dato il disaccordo dei paesi su diverse questioni. In concreto, il punto principale su cui non si è riusciti a trovare un’intesa riguarda gli aiuti ai paesi meno sviluppati. Infatti, nonostante svariate promesse circa un fondo comune, nel documento finale non è prevista una data in cui si attiveranno gli aiuti stanziati.

D’altro canto, un nuovo patto di collaborazione sul fronte climatico tra Stati Uniti e Cina ha sorpreso tutti durante la conferenza. I due colossi, per l’appunto, hanno deciso di collaborare su ogni questione riguardante il clima: dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili alla tutela di particolari ecosistemi.

Altra questione riguarda l’agricoltura sostenibile. Durante la conferenza alcuni esperti hanno illustrato l’effettivo impatto dell’agricoltura sulle emissioni globali di CO2 (responsabile per il 35%) e per questo si sono presi degli adeguati provvedimenti. I paesi si sono accordati per destinare 4 miliardi all’agricoltura sostenibile ed entro il 2050 si è posto l’obiettivo di azzerare le relative emissioni.

Inoltre, si è discusso anche dell’argomento “alimentazione”. Purtroppo, al riguardo i paesi non hanno saputo trovare accordi o azioni concrete da intraprendere. Lo stesso presidente della conferenza, il ministro Alok Sharma, ha definito “personale” la scelta di un individuo di mangiare meno carne. Contrapposto alla sua affermazione, diversi esperti del Climate Change Commitee hanno indicato che bisognerebbe diminuire del 35% il consumo di carne entro il 2050.

Riassunto dei punti salienti del COP26

Per riassumere ciò che hanno concordato gli esponenti mondiali durante Cop26, di seguito trovate i punti salienti della conferenza, positivi e negativi:

Punti Positivi di COP26

  • Più di 100 paesi hanno dato l’OK per ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030
  • Oltre 130 paesi hanno detto SÌ allo stop alla deforestazione entro il 2030
  • Più di 40 paesi hanno concordato l’uscita graduale dal carbone entro il 2030 nei paesi con più risorse economiche ed entro il 2040 negli altri
  • La Banca Mondiale fornirà circa 25 miliardi ogni anno per facilitare la transizione ecologica
  • I paesi hanno concordato che diminuiranno le emissioni di CO2 del 45% entro il 2030

Punti Negativi di COP26

  • È previsto un aumento di 2,4º della temperatura globale
  • I paesi più ricchi non hanno rispettato la promessa fatta circa i 100 miliardi di dollari da destinare ai paesi in via di sviluppo
  • La richiesta dei paesi vulnerabili di creare un fondo speciale per tutti i danni della crisi climatica è stata respinta

Questa guida riassuntiva, vuole informare le persone sulla Cop26 e riassumere i punti chiave di questa conferenza internazionale.

Fonte: Prontobolletta